Libero adattamento da Macbeth di William Shakespeare
Teatro Studio Keyros – Via Padova 38/A, Roma • 9 – 13 maggio 2012
Se pensate, dovete pensare con il corpo, poi viene la voce.
Jerzy Grotowsky
In questa versione di Macbeth di W. Shakespeare, ho scelto di restringere parte del linguaggio scritto; l’obiettivo è stato quello di studiare il linguaggio corporeo e silenzioso della testo. L’obiettivo è quello di creare un contesto dove l’ascolto – volontà pregiata e atto di condivisione – sia agevolato dall’utilizzo evocativo delle azioni, ripetitive e vicine all’estetica del teatro-danza; dalla scenografia, che nella chiave delle diminuzioni è ridotta al minimo indispensabile. La prospettiva delle attrici è quella di eseguire una partitura dove i ruoli si scambiano sia a livello dei generi, sia a livello dei personaggi. Tutte e due recitano tutti i personaggi. L’interesse è quello di passare il discorso che nel teatro di W. Shakespeare implica – anche – una profonda conoscenza degli aspetti meno luminosi dell’essere umano e della loro ombra nella società così come la libertà di raccontare giocando. Infine, studiare una prospettiva altra per ri-leggere un classico del teatro, trova il suo senso nella condivisione tra noi, tra noi ed il testo, tra il testo ed il momento storico che attraversiamo, tra il vivere oggi e la funzione della rappresentazione teatrale nell’educazione emotiva ed etica dell’essere umano.
Maria A. Listur
con
Sonia Barbadoro – Maria A. Listur
Lo Spettro
“Kontakt”, scultura di Caterina Vitellozzi
Regia
Maria A. Listur
Assistente Regia – Produzione
Gabriele del Papa